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L’accordo, della durata di 10 anni, darà il via a un progetto che si concluderà con la realizzazione a Dezhou di uno stabilimento dove saranno installati 8 impianti Roteax. Ciascuno di questi – riferisce una nota dell’azienda friulana – è in grado di trattare oltre 7000 tonnellate all’anno di plastica riciclata con una produzione di 500.000 pallet.
Una tecnologia sperimentata in Friuli per il riuso delle plastiche miste non facilmente riciclabili sarà trasferita in Cina, sulla base di un accordo sottoscritto tra l’azienda Plaxtech e la cinese Jiana Environmental protection science and technology. La consegna, sia della tecnologia sia di un primo impianto per il trattamento della plastica riciclata, è in programma l’11 luglio a Basaldella (Udine), dove è attesa una delegazione di rappresentanti del governo cinese, della provincia di Shandong e del comune di Dezhou.
L’accordo, della durata di 10 anni, darà il via a un progetto che si concluderà con la realizzazione a Dezhou di uno stabilimento dove saranno installati 8 impianti Roteax. Ciascuno di questi – riferisce una nota dell’azienda friulana – è in grado di trattare oltre 7000 tonnellate all’anno di plastica riciclata con una produzione di 500.000 pallet. Obiettivo del macchinario – aggiunge la nota – è consentire al materiale plastico eterogeneo a base di poliolefine di venir considerato materia prima secondaria; dunque riciclare, generando una nuova economia circolare eco-sostenibile.
FONTI:
Molti progetti a confronto per migliorare il riciclo. L’Europa sta lavorando per definire nuovi obiettivi di economia circolare, con nuovi e ambiziosi target di raccolta e riciclo.
Le tendenze sono in crescita in Italia. Secondo dati del rapporto L’Italia del riciclo, condotto dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile con l’associazione Fise Unicircular, la crescita più significativa si è registrata nelle filiere dell’alluminio (+5%), dell’acciaio (+4%) e del legno (+4%), ottimo il riciclo dell’acciaio (77,5%) mentre, conferma l’Unirima Cisambiente, spicca in Europa l’eccellenza dell’industria del ricupero della carta con un tasso di riciclo oltre l’80%. Tuttavia è ancora debole il mercato a valle, poiché l’Italia fatica a riutilizzare i materiali selezionati come combustibile di qualità per le cementerie o per il teleriscaldamento, come invece si usa nella parte più evoluta d’Europa.
Tra le iniziative internazionali hanno suscitato interesse il progetto della catena di fast food McDonald’s, che intende arrivare entro il 2025 a proporre ai clienti dei suoi ristoranti il 100% del packaging da fonti rinnovabili, riciclate o certificate, con preferenza per la certificazione forestale Fsc, e il programma dell’industria europea delle materie plastiche la quale con il progetto Plastics 2030 vuole anche prevenire la dispersione delle materie plastiche nell’ambiente attraverso Clean Sweep.
Nel settore delle materie plastiche molte anche le iniziative nazionali. Il consorzio di ricupero della plastica Corepla ha lanciato la “call per buone idee” denominata «Alla ricerca della plastica perduta» per massimizzare il riciclo degli imballaggi in plastica e sviluppare nuovi utilizzi del materiale riciclato. Alla chiamata di idee partecipano ricercatori di università e centri ricerca, startup, aziende, piccole e medie imprese, anche privati cittadini.
La Plaxtech di Udine ha sviluppato la tecnologia Roteax per ottenere bancali da imballaggio con la plastica riciclata e la start up Gr3n ha creato con il progetto Demeto un modo per dissolvere la plastica Pet nelle molecole costitutive e ricreare dai monomeri il nuovo polimero.
FONTE: Il Sole 24 Ore
Salvaguardare l’ambiente garantendo il massimo livello di produttività e competitività. È questa la strategia aziendale di Plaxtech Srl, realtà udinese attiva nell’ambito dello stampaggio plastico ecosostenibile. Pur costituitasi nel 2009, nel corso di dieci anni di ricerca in collaborazione con primari istituti scientifici, Plaxtech ha messo a punto la prima e unica tecnologia a livello mondiale in grado di produrre manufatti verdi con stampaggio a bassissima pressione a partire da un ecoremix di plastiche poliolefiniche eterogenee da riciclo certificate Uni 10667-16. L’intero processo Plaxtech è ecosostenibile: consente di risparmiare due terzi delle risorse energetiche normalmente impiegate per lo stampaggio tradizionale, non produce gas serra e non consuma materie prime vergini in quanto a ciclo chiuso, prevedendo la reimmissione nel circuito produttivo dei manufatti giunti a fine ciclo vita. Nell’aprile 2010 Plaxtech ha lanciato sul mercato Roteax, macchinario hi-tech ad altissima produttività in grado di operare l’ecoprocesso Plaxtech per ottenere a costi competitivi i prodotti verdi necessari alla Green Economy, consentendo alle aziende di convertire la produzione tradizionale in green production e aumentare, così, la propria quota di mercato.
“In dieci anni di ricerca – spiega l’Ad Matteo Strizzolo – Plaxtech ha elaborato un sistema di stampaggio plastico a bassissima pressione con plastiche eterogenee pre e post-consumo, una tecnica unica nel suo genere che consente di creare prodotti verdi con il massimo della qualità, creatività e del design attraverso un processo a impatto zero sull’ambiente. Siamo convinti che ’ecosostenibile sia il driver dell’economia del futuro: un’economia che consenta una crescita rispettosa dell’ambiente in cui viviamo”.
Il sistema Plaxtech e Roteax sono una risposta alla difficoltà dei riciclatori di recuperare plastiche eterogenee o multicomposite, alla necessità delle aziende di ridurre i consumi energetici e il relativo impatto sui costi di produzione, di restare competitive e di aprirsi nuovi spazi di mercato.
“Le aziende che si dimostreranno recettive nei confronti delle direttive europee – aggiunge Strizzolo – potranno anche accedere all’importantissimo me r c a t o della spesa pubblica green, incentivato dal piano Cip Eco Innov at i o n , operativo fino al 2013, che mette a disposizione complessivamente 200 milioni di euro per le aziende che presenteranno progetti basati sull’innovazione e il risparmio di risorse naturali”.
Il Green Public Procurement impegna, infatti, la pubblica amministrazione e le società a prevalente capitale pubblico a coprire il proprio fabbisogno annuale di manufatti con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato in misura non inferiore al 30% e l’Europa incoraggia l’adozione di tecnologie innovative ed ecosostenibili, quali la green technology di Plaxtech, con significativi finanziamenti.
Innovazione di sistema
I clienti acquistano uno stock di battute
Network produttivo
Plaxtech non è concentrata soltanto sull’innovazione di prodotto, ma anche sull’innovazione di sistema, individuando nuovi modelli produttivi. Propone, infatti, alle aziende nel settore dello stampaggio e riciclaggio plastico un nuovo modo di “fare sistema” in grado di liberare risorse da destinare all’innovazione di prodotto. L’innovazione di sistema lanciata da Plaxtech è un “network produttivo” che aggrega le aziende attorno a Roteax, macchinario di stampaggio hi-tech ad altissima produttività e flessibilità. Le singole imprese, anziché sostenere per intero la spesa del macchinario, pianificano l’acquisto di un preciso numero di battute-stampa della quota annuale di produzione programmata per Roteax: la Plaxtech, coordinando e ttimizzando le attività di prenotazione, al raggiungimento della “massa critica” realizzerà il macchinario per le aziende così consorziate. Le spese di ammortamento dell’impianto, sostenute dall’aziende solo in base alla quota di battute-stampa acquisite, sono in questo modo ridotte al minimo, e con esse il rischio finanziario. Ciò si traduce in risparmio di risorse che l’azienda può investire nell’innovazione di prodotto necessaria ad affrontare i mercati emergenti. Tutto questo è possibile grazie all’altissima flessibilità di Roteax, in grado di stampare contemporaneamente ben 4 manufatti diversi fra loro per peso e forma, triplicando la produttività e dimezzando i costi di processo.
FONTE: ilFriuli BUSINESS
Alla fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile – Ecomondo – tenutasi a Rimini dal 3 al 6 novembre 2010, Plaxtech ha vinto il Premio per la categoria prodotti e servizi innovativi, istituito dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con la collaborazione di Ecomondo-Rimini Fiera ed adesione del Presidente della Repubblica; grazie ad un sistema unico e completo per lo stampaggio plastico.
Il sistema lanciato da Plaxtech permette di trasformare, attraverso un’iniezione a bassa pressione, i residui plastici eterogenei da riciclo, in manufatti ecocompatibili nel totale rispetto dell’ambiente e della normativa in materia ambientale.
Tutto questo è possibile grazie al macchinario Roteax, nato da una lunga ricerca che si basa su un know – how consolidato e testato per più di 10 anni.
Ecomondo è la più importante fiera sulle tecnologie verdi e nuovi stili di vita, dove si incontrano l’industria dell’ambiente e della sostenibilità, gli stake holders istituzionali, le associazioni di categoria, la Pubblica Amministrazione, l’ONG e tutte le tipologie di industria e produzione di beni. Qui è possibile confrontarsi su nuovi modelli di crescita economica attraverso l’innovazione e le tecnologie pulite, in nome di un nuovo approccio verso l’urbanizzazione e dei contesti sociali. Quest’anno Ecomondo, ha avuto un ruolo ancora più importante in quanto il 2010 è l’anno internazionale della biodiversità. Tutelare le biodiversità significa mantenere la funzionalità degli ecosistemi attraverso l’uso corretto delle risorse e attraverso politiche mirate, azioni e comportamenti etici e responsabili.
Plaxtech ha inoltre partecipato a Sinnova, la mostra dell’economia conservativa dell’ambiente che si è svolta in contemporanea ad Ecomondo. La mostra è finalizzata ad individuare ed esporre le migliori innovazioni ambientali sviluppate, comprendendo sia le realtà di ricerca, che le migliori espressioni del tessuto imprenditoriale nei diversi settori industriali. Lo scopo di Sinnova è quello di identificare le innovazioni che abbiano superato la fase pilota e possano già presentarsi al pubblico come proposte concrete.
Qui è possibile vedere il video della consegna del premio all’Amministratore Delegato di Plaxtech, Matteo Strizzolo.
FONTE: GreenTG
Alla fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile – Ecomondo – tenutasi a Rimini dal 3 al 6 novembre 2010, Plaxtech ha vinto il Premio per la categoria prodotti e servizi innovativi, istituito dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con la collaborazione di Ecomondo-Rimini Fiera ed adesione del Presidente della Repubblica; grazie ad un sistema unico e completo per lo stampaggio plastico.
Il sistema lanciato da Plaxtech permette di trasformare, attraverso un’iniezione a bassa pressione, i residui plastici eterogenei da riciclo, in manufatti ecocompatibili nel totale rispetto dell’ambiente e della normativa in materia ambientale.
Tutto questo è possibile grazie al macchinario Roteax, nato da una lunga ricerca che si basa su un know – how consolidato e testato per più di 10 anni.
Ecomondo è la più importante fiera sulle tecnologie verdi e nuovi stili di vita, dove si incontrano l’industria dell’ambiente e della sostenibilità, gli stake holders istituzionali, le associazioni di categoria, la Pubblica Amministrazione, l’ONG e tutte le tipologie di industria e produzione di beni. Qui è possibile confrontarsi su nuovi modelli di crescita economica attraverso l’innovazione e le tecnologie pulite, in nome di un nuovo approccio verso l’urbanizzazione e dei contesti sociali. Quest’anno Ecomondo, ha avuto un ruolo ancora più importante in quanto il 2010 è l’anno internazionale della biodiversità. Tutelare le biodiversità significa mantenere la funzionalità degli ecosistemi attraverso l’uso corretto delle risorse e attraverso politiche mirate, azioni e comportamenti etici e responsabili.
Plaxtech ha inoltre partecipato a Sinnova, la mostra dell’economia conservativa dell’ambiente che si è svolta in contemporanea ad Ecomondo. La mostra è finalizzata ad individuare ed esporre le migliori innovazioni ambientali sviluppate, comprendendo sia le realtà di ricerca, che le migliori espressioni del tessuto imprenditoriale nei diversi settori industriali. Lo scopo di Sinnova è quello di identificare le innovazioni che abbiano superato la fase pilota e possano già presentarsi al pubblico come proposte concrete.
Qui è possibile vedere il video della consegna del premio all’Amministratore Delegato di Plaxtech, Matteo Strizzolo.
Il Premio Sviluppo Sostenibile, prestigioso riconoscimento per “made in Italy” dell’ambiente collegato alla kermesse Ecomondo di Rimini, è stato assegnato quest’anno per la categoria “prodotti e servizi innovativi” a Roteax di Plaxtech srl, azienda udinese produttrice di macchinari hi-tech per lo stampaggio multi iniezione a bassissima pressione e a ciclo chiuso di plastiche eterogenee pre e post-consumo.
Il premio, istituito dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con la collaborazione di Ecomondo-Rimini Fiera ed adesione del Presidente della Repubblica, è stato attribuito a Plaxtech in base all’efficacia dei risultati ambientali ed economici conseguiti con Roteax, della cifra innovativa e della possibilità di diffusione in Italia del processo ed impianto di stampaggio green sviluppato dall’azienda udinese. La medaglia del Presidente della Repubblica è stata consegnata oggi all’Amministratore Delegato di Plaxtech Matteo Strizzolo nel corso della cerimonia che ha avuto luogo durante Ecomondo 2010.
“Siamo onorati di questo riconoscimento” –ha dichiarato l’AD di Plaxtech Strizzolo- “perchè ci conferma nell’intuizione su cui abbiamo basato tutto il nostro lavoro, ossia che l’ambiente non è un ostacolo alla competitività delle aziende italiane, ma è anzi un driver dell’innovazione e motore della nuova economia”.
Plaxtech raccoglie oggi il frutto di dieci anni di ricerca green culminati con la messa a punto di Roteax, la prima tecnologia in grado impiegare plastiche eterogenee a base poliolefinica provenienti dalle raccolta differenziata pre e post-consumo per la realizzazione di green products con una tecnica di stampaggio ad iniezione multipla a bassissima pressione. Una tecnologia unica nel suo genere, concepita e realizzata in Friuli: “Dall’idea iniziale, al suo sviluppo, ai tre anni di sperimentazione su scala industriale dell’impianto: tutto è ‘made in Friuli’”, aggiunge Strizzolo.
Plaxtech srl, segnalata per l’innovazione anche nel rapporto “L’Italia del Riciclo 2010” presentato venerdì 28 ottobre scorso a Montecitorio, ha elaborato un processo di stampaggio ecosostenibile al 100%: l’impianto Roteax è in grado di operare un processo a ciclo chiuso, che parte da un ecoremix plastico certificato a norma UNI 10667-16–e si chiude con esso, poichè il prodotto viene reimmesso a fine vita nel ciclo produttivo. Il processo ha impatto ambientale zero, poichè avviene senza utilizzo di materie prime vergini, senza emissioni di gas serra e a ridotto consumo energetico. Grazie all’elevatissima produttività di Roteax, poi, i costi di produzione vengono abbattuti di 2/3, salvaguardando la competitivtà delle aziende che, adottando questa tecnologia, sono in grado di investire più risorse in innovazione di prodotto. I manufatti green realizzabili con Roteax trovano infatti impiego in diversi settori, quali edilizia, logistica, imballaggi industriali, barriere, recinzioni e sono adatti a penetrare i mercati della Green Economy, grazie ad una sempre maggiore diffusione presso i singoli consumatori e al Green Public Procurement, che impegna la pubblica amministrazione agli “acquisti verdi” in ragione del 30% del suo bisogno di prodotti.
I mercati della Green Economy sono in costante crescita: è previsto un +104% a livello europeo entro il 2015, per un business da 114 miliardi di euro. “L’ambiente è la nuova frontiera del mercato e del made in Italy”, ha commentato Strizzolo, “e noi siamo fieri di poter contribuire con l’innovazione della nostra tecnologia, che dal Friuli punta ai mercati internazionali”.
Plaxtech srl (www.plaxtech.eu) è una realtà udinese attiva nell’ambito dello stampaggio plastico ecosostenibile. In dieci anni di ricerca in collaborazione con primari istituti scientifici, Plaxtech ha messo a punto la prima ed unica tecnologia a livello mondiale in grado di produrre manufatti verdi con stampaggio a bassissima pressione a partire da un ecoremix di plastiche poliolefiniche eterogenee da riciclo certificate UNI 10667-16. I manufatti ottenibili dal processo Plaxtech sono green products che rispondono ai requisiti della Green Economy e del Green Public Procurement. L’intero processo Plaxtech è ecosostenibile: consente di risparmiare 2/3 delle risorse energetiche normalmente impiegate per lo stampaggio tradizionale, non produce gas serra e non consuma materie prime vergini in quanto a ciclo chiuso, prevedendo la reimmissione nel circuito produttivo dei manufatti giunti a fine ciclo vita. Nell’aprile 2010 Plaxtech srl ha lanciato sul mercato Roteax, macchinario hi-tech ad altissima produttività in grado di operare l’ecoprocesso Plaxtech per ottenere a costi competitivi i prodotti verdi necessari alla Green Economy, consentendo alle aziende di convertire la produzione tradizionale in green production ed aumentare così la propria quota di mercato
Contatti:
Ufficio Stampa Plaxtech srl
Via S.Osvaldo 29 – 33100 Udine
Tel: 392 / 44..888.44
relazioni.esterne@plaxtech.eu
Plaxtech srl, azienda udinese produttrice di macchinari per lo stampaggio multi iniezione a bassissima pressione e a ciclo chiuso di plastiche eterogenee pre e post-consumo, è stata segnalata tra le aziende virtuose nel rapporto L’Italia del Riciclo 2010 presentato a Montecitorio il 28 ottobre scorso.
Il rapporto L’Italia del Riciclo 2010 -il Rapporto annuale sul riciclo ed il recupero dei rifiuti promosso e coordinato da FISE UNIRE con la collaborazione della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, fornisce un quadro aggiornato dell’andamento del settore italiano del riciclo, un settore cruciale per l’economia nazionale nei due anni di recessione 2008 e 2009. Il documento presenta le problematiche e prospettive del riciclo dei rifiuti in Italia nell’ottica del recepimento della nuova direttiva europea sui rifiuti, la 2008/98/CE, che promuove e richiede ulteriori progressi nel settore in tutti i Paesi dell’Unione. Il rapporto 2010 introduce alcune significative novità rispetto alle edizioni precedenti: maggiore attenzione agli aspetti internazionali e segnalazione delle più innovative imprese operanti nel settore, al fine di evidenziarne le dinamiche positive e di contribuire alla promozione e diffusione delle tecnologie presentate.
Plaxtech srl è stata segnalata nella sezione dedicata ai casi di buone pratiche e buone tecnologie di riciclo già applicate con risultati economici e ambientali, e menzionata come azienda virtuosa e portatrice di innovazione nel settore del riciclo della plastica.
L’innovazione apportata da Plaxtech nell’ambito del riciclo plastico consiste nell’aver elaborato una tecnologia in grado impiegare plastiche eterogenee contenenti residui e cariche chimicamente non compatibili fa loro per la produzione di green products ottenibili con una tecnica di stampaggio ad iniezione multipla a bassissima pressione. Il sistema sviluppato da Plaxtech è in grado di riciclare diverse tipologie di plastiche miste a base poliolefinica provenienti dalle raccolta differenziata, pre e post-consumo, producendo tre miscele (morbida, classica e rigida) di plastiche destinate alla produzione di manufatti green che trovano impiego in diversi settori, quali edilizia, logistica, imballaggi industriali, barriere, recinzioni.
Plaxtech srl è una realtà udinese attiva nell’ambito dello stampaggio plastico ecosostenibile. In dieci anni di ricerca in collaborazione con primari istituti scientifici, Plaxtech ha messo a punto la prima ed unica tecnologia a livello mondiale in grado di produrre manufatti verdi con stampaggio a bassissima pressione a partire da un ecoremix di plastiche poliolefiniche eterogenee da riciclo certificate UNI 10667-16. I manufatti ottenibili dal processo Plaxtech sono green products che rispondono ai requisiti della Green Economy e del Green Public Procurement. L’intero processo Plaxtech è ecosostenibile: consente di risparmiare 2/3 delle risorse energetiche normalmente impiegate per lo stampaggio tradizionale, non produce gas serra e non consuma materie prime vergini in quanto a ciclo chiuso, prevedendo la reimmissione nel circuito produttivo dei manufatti giunti a fine ciclo vita. Nell’aprile 2010 Plaxtech srl ha lanciato sul mercato Roteax, macchinario hi-tech ad altissima produttività in grado di operare l’ecoprocesso Plaxtech per ottenere a costi competitivi i prodotti verdi necessari alla Green Economy, consentendo alle aziende di convertire la produzione tradizionale in green production ed aumentare così la propria quota di mercato.
Plaxtech, realtà udinese impegnata nella costruzione di macchinari nell’ambito dello stampaggio plastico ecosostenibile, si presenta ad Ecomondo 2010 con un sistema “dalla culla alla culla”, a ciclo chiuso e impatto zero, in grado di ottenere green products da plastiche eterogenee da riciclo pre e post-consumo, e con un innovativo macchinario –Roteax- in grado di operare questo ecoprocesso. Il green process di Plaxtech consente la produzione di manufatti verdi a partire da un ecoremix certificato UNI 10667-16 proveniente dal riutilizzo come materia prima seconda di plastiche eterogenee da riciclo. Il processo è a ciclo chiuso, ossia si svolge senza impiego di materie prime vergini –il prodotto è infatti reimmesso a fine vita nel circuito produttivo-, senza emissioni di gas serra e con consumi di energia ridotti di 2/3 rispetto alla produzione tradizionale: ciò avviene grazie all’altissima versatilità e produttività di Roteax, impianto operante con la prima tecnologia collaudata per lo stampaggio ad iniezione a bassissima pressione, in grado di produrre quattro manufatti diversi per peso e forma contemporaneamente e di impiegare la stessa energia di un macchinario tradizionale per realizzare un numero di manufatti da 15/20 kg tre volte superiore (60/90 battute/ora contro le 30 canoniche). Il sistema Plaxtech e Roteax sono una risposta alla difficoltà dei riciclatori di recuperare plastiche eterogenee o multicomposite, alla necessità delle aziende di ridurre i consumi energetici e il relativo impatto sui costi di produzione, di restare competitive e di aprirsi nuovi spazi di mercato. Con il sistema Plaxtech, le imprese possono infatti riconvertire la propria produzione in produzione verde ed affrontare il promettente mercato dei green products e del Green Public Procurement –un mercato in costante espansione di cui si stima una crescita a livello europeo del 104% entro il 2015, per un business da 114 miliardi di euro. Plaxtech sarà presente ad Ecomondo 2010 al padiglione B1, stand 169 e parteciperà con Roteax a Sinnova, la mostra conservativa dell’ambiente e al Premio per lo Sviluppo Sostenibile che premierà le migliori innovazioni ambientali che abbiano superato la fase pilota e possano già presentarsi al mercato come proposte concrete.
FONTE: Il Sole 24 ore NordEst – Speciale Eventi