Plaxtech, una piccola azienda familiare di Campoformido, con la consegna del sistema ROTEAX alla compagnia cinese Jiana Environmental Protection Science and Technology (JIANA), entra nel mercato cinese con una tecnologia in grado di riciclare e recuperare materie plastiche considerate fino ad oggi rifiuto: in questo modo Plaxtech contribuisce in modo concreto e significativo all’ambiziosa strategia cinese per l’economia circolare.
In 10 anni Plaxtech ha industrializzato il macchinario ROTEAX messo a punto nel 2009. ROTEAX è un sistema basato su una tecnologia unica al mondo che oggi viene consegnato alla compagnia cinese Jiana Environmental Protection Science and Technology.
LA TECNOLOGIA ROTEAX
Il materiale plastico eterogeneo a base di poliolefine, che rappresenta oltre il 60% delle plastiche raccolte nei rifiuti urbani e industriali e che normalmente viene smaltito in impianti di incenerimento e/o discarica, in quanto non utilizzabile nei normali processi di produzione e tanto meno in processi di stampaggio ad iniezione, ora, grazie al sistema ROTEAX, potrà essere considerato materia prima secondaria e dunque recuperato e riciclato.
Le plastiche miste eterogenee sono lo scarto di cicli di consumo e produzione, e possono essere raccolte come residuo di produzione e/o impiego “a bocca di miniera”, presso i grandi utilizzatori di imballaggi di plastica, presso i centri di servizio della grande distribuzione, a valle dei processi di pulperaggio di cartiera, a valle dei processi di produzione di manufatti di plastica e può essere selezionato attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti urbani. ROTEAX consente di ottenere un conglomerato omogeneo che viene utilizzato per la produzione dei manufatti di plastica riciclata.
Il principio di funzionamento è l’iniezione multipla a bassissima pressione con più punti di iniezione attraverso otturatori di ampio passaggio i quali iniettano il conglomerato plastico all’interno dello stampo. ROTEAX è costituito da una pressa dotata di quattro stampi i quali possono produrre indistintamente quattro oggetti diversi tra loro sia per peso che per forma.
I PALLETS “VERDI” RICICLATI E RICICLABILI
In particolare sono importanti i risultati raggiunti nella produzione di “pallets verdi” interamente realizzati con rifiuti plastici misti non utilizzabili in altri processi di trasformazione plastica. I pallets rispondono alle specifiche tecniche (UNI-EN-ISO) richieste per le diverse esigenze di carico (portata statica e dinamica, stabilità di impilamento e di accatastamento), hanno una durata 10 volte superiore rispetto ai prodotti in legno e, una volta giunti a fine ciclo di vita possono essere riprocessati di nuovo con ROTEAX. Le caratteristiche meccaniche dei pallets prodotti sono perfettamente analoghe a quelle dei pallets prodotti in plastica omogenea vergine con le tecnologie tradizionali, mentre i costi sono significativamente inferiori.
I pallets autoprodotti “a bocca di miniera” chiudono il cerchio del ciclo di produzione e impiego di prodotti a base di plastica e rappresentano un asset per la logistica delle imprese. ROTEAX è attualmente impiegato presso un grande gruppo industriale che produce materiali plastici per l’edilizia e i termosanitari, e sarà presto impiegato presso un centro servizi della grande distribuzione in Italia.
Nel caso dei pallets prodotti dai materiali derivati dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, ROTEAX è una soluzione per chiudere il ciclo della gestione dei residui della plastica con il recupero di materia. In altri termini ROTEAX non è un impianto per lo smaltimento dei rifiuti, ma la componente tecnologica avanzata di un processo industriale di “economia circolare” .
L’introduzione di pallets di plastica eterogenea riciclata non ha soltanto un significativo valore ambientale, ma ha una prospettiva molto promettente nei mercati europeo e internazionali, sia per le crescenti limitazioni all’uso di pallets di legno sia per i minori costi dell’intero ciclo di produzione e utilizzo rispetto a manufatti simili. La dimensione del mercato mondiale dei pallets nel 2019 è stimata in oltre 5 miliardi di pezzi, che saranno più di 7 miliardi nel 2025. I pallets di legno coprono l’85% della domanda, mentre quelli di plastica sono attorno al 10%.
Tuttavia, secondo le previsioni, i pallets di plastica avranno una crescita significativa nel periodo 2020-2025, in particolare per la flessibilità e la riciclabilità dei prodotti. La regione asiatica, guidata dalla Cina, copre più di 1/3 della domanda globale e nel periodo 2018-2025 è prevista una crescita dell’ 8% all’anno.
ROTEAX IN CINA : LA VIA DELLA SETA DELL’ECONOMIA CIRCOLARE
La consegna odierna del primo impianto Roteax avviene di fronte ad una folta delegazione di rappresentanti del governo cinese, della provincia di Shandong (che conta 90 milioni di abitanti) e del comune di Dezhou (6 milioni di abitanti).
Ogni impianto ROTEAX è in grado di trattare oltre 7000 tonnellate all’anno di plastica riciclata con una produzione a di 500.000 pallets. Pertanto, la fabbrica di Dezhou è stata progettata per la gestione contemporanea di 8 impianti ROTEAX, ovvero per trattare oltre 50.000 tonnellate all’anno di plastiche con la produzione di almeno 4 milioni di pallets.
Il progetto di Dezhou consentirà, contestualmente all’introduzione del sistema ROTEAX, la sperimentazione di un modello di organizzazione della gestione dei rifiuti della plastica in Cina finalizzato al riciclaggio delle plastiche e al loro recupero per la produzione di manufatti “verdi”, a partire dai pallets. L’iniziativa di Dezhou si colloca nel contesto della politica della Cina, che dal 2008 ha imposto il blocco alle importazioni di rifiuti plastici ed è impegnata a sostenere l’industria ecosostenibile a economia circolare.
Nello stesso tempo, l’accordo PLAXTECH-JIANA dà attuazione agli obiettivi e agli impegni sottoscritti dall’Italia e dalla Cina con il Memorandum of Understanding sulla Via della Seta.
“Con Roteax possiamo dire, con orgoglio, di aver spostato il mercato – dichiara Andrea Strizzolo, titolare insieme con il figlio Matteo, di Plaxtech – Fino a qualche anno fa era impensabile considerare la plastica eterogenea una risorsa per l’economia e per l’ambiente. Ora, grazie a Roteax, è così!”